Generalmente il pranzo è il pasto “più critico” dei miei pazienti che si tende a saltare perché si è fuori casa, si ha poco tempo a disposizione e perché si teme che causi sonnolenza.

Niente di più sbagliato che influisce negativamente, dal punto di vista nutrizionale, sul resto della giornata.
Il pranzo non va mai saltato e va fatto bene. Non dico che tutti i giorni debba essere impeccabile ma tutti i giorni può sicuramente essere bilanciato. Questo in foto è un esempio di pranzo veloce da preparare, pratico da portare in ufficio e completo.

Pane tostato (a volte uso anche quello bianco, è importantissimo variare), farcito con 2 uova e la cicoria.

Un mito da sfatare: le uova sono state fin troppo demonizzate per il loro contenuto di colesterolo.
È vero che l’uovo contiene 180-200mg di colesterolo, ma è altrettanto vero che una bistecca di carne da 200g, ne contiene 100mg. L’importante è variare (come sempre).
E poi teniamo in considerazione che il colesterolo introdotto con gli alimenti viene assimilato in piccola parte e piuttosto il colesterolo dipende dallo stile alimentare in generale e mai da un solo alimento!

A parte i casi di gravissima ipercolesterolemia, le uova si possono mangiare con una certa libertà, sicuramente anche due, un paio di volte a settimana.
Un uovo contiene il ferro di 100g di filetto!

Consigli: l’uovo bollito o in camicia è più digeribile: circa 40 min contro le 3 ore e mezza della carne o le due ore della spigola.
Ottimo anche l’occhio di bue, cotto in padella antiaderente senza olio.

Le soluzioni meno digeribili sono la frittata e l’uovo sodo che rimangono nello stomaco 2 ore e mezza. Quindi più il tuorlo è cotto e più è indigeribile.

Nel caso dell’uovo sodo, è necessario limitare il tempo di cottura (8-10min) per evitare la formazione di solfuro di ferro, cioè l’alone grigio-verde attorno al tuorlo, un composto velenoso a dosi elevate.
Buona appetito!