Sono al supermercato, nel reparto cereali da colazione e ho scattato una foto ad una famosa marca di cereali per parlarvi di come orientarci nella scelta dei prodotti industriali.

Latte e cerali è la colazione più diffusa che i pazienti mi raccontano durante la prima anamnesi alimentare.
Ma i cereali da colazione sono la scelta giusta?
Innanzitutto leggiamo l’etichetta in cui gli ingredienti sono riportati in ordine decrescente di percentuale e attenzione ai diversi nomi usati per indicare il dolcificante: zucchero, sciroppo di zucchero di canna, estratto di malto d’orzo, sciroppo di glucosio.

Non bisogna lasciarsi ingannare da confezioni e pubblicità che promettono energia e il controllo della linea.
E anche se è vero che i cereali da colazione sono meno ricchi di grassi dei biscotti, tuttavia sono pericolosi (soprattutto se abbinati al latte) perché rappresentano un ordigno di energia che entra in modo deciso e prepotente nel metabolismo.
I cereali da colazione trasferiscono il loro contenuto di amido al sangue sotto forma di glucosio due volte più velocemente della pasta, del miele, dei biscotti da tè e del cioccolato. Questo è il problema. E non cambia molto se sono ricchi di fibre, integrali, naturali, biologici, multicereali: sono sempre alimenti a elevato carico glicemico.

Molto spesso i petali di cereali sono il risultato dell’unione di farina di cereali, zucchero, sale: questi ingredienti alimentano la sensazione di fame durante la giornata e non favoriscono di certo la perdita di peso.

**Uso limitato, invece, per i cereali soffiati (riso, orzo, farro) che sono meno manipolati industrialmente. Però l’indice glicemico del riso soffiato o galletta di riso o del mais che diventa pop corn è del 15-20% maggiore rispetto all’alimento originario.

**Il discorso è diverso per i cereali interi (al naturale) ridotti in fiocchi. Questi sono da preferire perché sono ricchi di fibre e proteine e solamente schiacciati per cui l’amido è meno disponibili per l’assorbimento.